Tra le cose che non possono mancare in un’ipotetica lista delle cose da fare, c’è la visita al nostro Castello Arabo Normanno.
Il Castello è probabilmente il monumento simbolo dell’identità di Castellammare.
La costruzione della fortezza viene fatta risalire al IX secolo, quando gli arabi probabilmente lo eressero sulle rovine di una preesistente fortificazione bizantina.
La sua posizione è strategica essendo collocato su uno sperone roccioso prossimo al mare e collegato alla terraferma tramite un ponte levatoio ligneo.
Il Castello Arabo Normanno è un imponente testimone di un passato prestigioso e guardarlo così austero e silenzioso da’ la sensazione di essere stato inespugnabile, di sicuro è uno dei monumenti più importanti e prestigiosi della nostra città.
Si presenta all’esterno come un complesso architettonico compatto da cui svettano altezze diverse; esso è il frutto di una serie di stratificazioni dovute al susseguirsi di tante dinastie al potere.
A confermare ciò c’è la testimonianza di un geografo arabo Idrisi, che viveva in epoca normanna, il quale racconta che “Nessun castello è più forte di sito né meglio per la costruzione che questo qui, cui cinge intorno un fosso tagliato nella montagna. Si entra nel castello per un ponte di legno che si leva e si rimette come si vuole”
E con gli Aragonesi lentamente riesce ad assumere una grande importanza commerciale.
Successivamente il Castello Arabo Normanno diventò di proprietà di numerose famiglie principesche, vassalle dei re aragonesi
Nel 500 il castello aveva due torri merlate: con la baronia della famiglia Alliata, il Castello si amplia verso nord con la costruzione della Torre di San Giorgio con la scala caracol e con la Torre del Baluardo o Torrione dell’Artiglieria, dotato di un occhio da cui uscivano i fumi dei cannoni.
E’ Giacomo Alliata, inoltre, che richiede la “licentia populandi” al re nel 1501 per poter costruire il borgo di Castellammare fuori le mura del Castello. La costruzione inizierà nel 1516 e si arricchirà di una nuova cinta muraria. Saranno però i Baroni De Luna ad ultimare la costruzione del paese fino al ponte della porta (II ponte levatoio)
Il fortilizio era protetto delle cinte muraria e, nel 1537, viene eretta una terza torre, chiamata “il Baluardo”. Nel 1587 viene completata la seconda cinta muraria dalla famiglia De Luna, munita di tre porte d’accesso.
Vi raccontiamo anche una leggenda che vuole che l’indomabile, disordinato e violento Michelangelo Merisi, che tutti noi conosciamo come Caravaggio, nella sua fuga da Malta, sia sbarcato in Sicilia approdando alle coste di Castellammare durante un violento temporale e si narra che abbia lasciato un segno del suo passaggio: un dipinto sotto l’arco del ponte, un angelo dalle grandi ali.
La scala caracol del Castello merita un’osservazione a parte, perchè è una scala tipica di Palma di Maiorca, vi si trovano infatti scale di questo tipo, ma per molto tempo si pensò che fosse araba. Non è di certo federiciana, perchè non c’è il passamano, tipico invece delle scale federiciane, i gradini inoltre sono tutti diversi e hanno un’altezza tra i 19 ed i 25 cm. Questa scala è posta al secondo piano in cui troviamo un soffitto ligneo arabeggiante.
Oggi il castello è stato restaurato ed è sede di un importante Polo Museale
17.00 – 21.00
15.00 – 19.00
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