Lo sapevate che sono stati ritrovati durante i lavori di metanizzazione eseguiti nel corso Garibaldi. Hanno un diametro di circa 9 metri e sono profonde 11 metri. Presumibilmente le antiche fosse granarie furono utilizzate fino al 1800, sebbene la data sia davvero ancora molto incerta, tuttavia dovrebbero risalire tra il 1300 ed il 1500.
Il frumento poteva essere conservato all’interno delle fosse, ben sigillate, anche per qualche anno, perchè formandosi anidride carbonica morivano i roditori e gli eventuali tarli.
Hanno mantenuto quasi intatta la loro struttura e speriamo tutti di poter quanto prima godere di questi ritrovamenti storici, patrimonio di un’intera comunità, perchè purtroppo ad oggi sono state chiuse e recintate con un collare esterno che ne impedisce da un lato che non vengano distrutte, ma dall’altro la totale visione interna delle stesse.
Vi possiamo però anticipare che l’idea è quella di dare vita ad uno spazio museale di arte visiva, con l’installazione audio e video mapping per ricostruire la tecnica che era stata utilizzata per la realizzazione delle fosse granarie e noi ci auguriamo davvero che succeda molto presto, perchè è un vero peccato non usufruire di questo patrimonio.
Se vi siete appassionati e vi piacerebbe vedere di cosa stiamo parlando allora vi consiglio di visionare il video di Alpa Uno
Fosse antichi granai
Fosse antichi granai
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