Quanti di voi visitano la nostra tonnara e rimangono con la bocca spalancata per lo splendore?
Ma lo sapevate che è sovrastato da due torri? Una ubicata su di un piccolo promontorio, risalente alla fine del 1500 ed è stata progettata da un ingegnere fiorentino Camillo Camilliani; l’altra torre del 1200, di cui purtroppo rimangono davvero pochi resti la si intraveda su una roccia.
La meraviglia di questo posto lascia davvero incantati.
Fino al 1468 il marfaraggiu di Scopello ha conservato dimensioni pressochè modeste: grazie all’ampliamento chiesto da Giovanni Sanclemente, figlio di un barone trapanese, il complesso monumentale ha l’aspetto che oggi lo ricordiamo, ovvero:
Questi luoghi, alcuni di essi in realtà, così come li ho descritti vennero poi trasformati dai Gesuiti prima e dai Florio dopo, i quali nel 1874 acquistarono l’intera tonnara apportando ancora ulteriori miglioramenti
Di fronte la Tonnara, sul mare, si ergono i famosi faraglioni che emergono prepotentemente dall’acqua quasi a limitarne il passaggio o semplicemente a ricordarne la maestosità e sono ricoperti da una ricca vegetazione di fichidindia.
Questa tonnara è una delle ultime rimaste attive in Sicilia ed è visibile all’interno di una suggestiva cala, che merita di essere visitata. Non lo avete ancora fatto? Non perdete tempo ed affrettatevi per farlo.
La tonnara è appartenuta a Federico II di Savoia e ciò lo si evince da alcuni documenti che si trovano all’interno della Tonnara.
Oggi la Tonnara, o una parte di essa, è un Museo nel quale è possibile vedere gli attrezzi che i pescatori usavano per la pesca del tonno.
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