Lu cummittu

Quanti di voi non ricordano “lu cummittu”: questo è tipico della festa di San Giuseppe, il 19 marzo, quando, come tradizione vuole, si prepara l’altare dedicato a San Giuseppe, fatto di pane con forme particolari, chiamati cucciddati, e con fiori di palme. La tradizione vuole che si organizza un lauto pranzo al quale si invitano i tre poveri della città che rappresenterebbero Gesù, San Giuseppe e la Vergine Maria. Il compito di realizzare l’altare è ad opera della famiglia che chiede e che ha il compito di preparare e parare l’altare e il pranzo devozionale nei confronti dei tre poveri.

Ma non è festa di San Giuseppe senza lu tuppi tuppi, che è la recita delle Parti di San Giuseppe, che sono delle declamazioni poetiche di antichissima origine composte dai contadini e tramandate da padre in figlio oralmente e mai scritte perché nessuno sapeva farlo e quindi ad oggi non abbiamo alcuna testimonianza scritta di questi lu tuppi tuppi.

Queste declamazioni rievocano l’episodio in cui Gesù si perde e viene ritrovato dai suoi Genitori dopo tre giorni nel Tempio: la mattina del giorno di San Giuseppe inizia con il corteo diretto in Chiesa per la Santa Messa, finita la quale ci si sposta verso la casa dove verrà consumato il pranzo devozionale.

I tre poveri che rappresentano la Sacra Famiglia iniziano a camminare verso la casa in cui sarà loro servito il pranzo, preceduta da un corteo di bambini, che rappresentano gli angioletti e dai tamburi che ne annunciano il loro passaggio. La tradizione tramanda che la Famiglia dovrà bussare a tre porte, le prime due rimarranno chiuse, segno del rifiuto dinanzi a Dio, e solo la terza porta si aprirà dove verranno accolti con gioia ed al cui interno troveranno una tavola imbandita, ma non si potrà iniziare a mangiare senza il grido di “Viva San Giuseppe”. La Sacra Famiglia verrà pasciuta e poi finito il pranzo, i cosiddetti imboccatori regaleranno a ciascun componente della Sacra Famiglia li cucciddati

Una curiosità: lo sapete quanti piatti dovrà preparare la famiglia che avrà il compito di offrire il pranzo devozionale? Ben 101 e tutte diverse tra loro, perché rappresenterebbero il frutto che la Terra ha dato questi piatti sono tutti piatti poveri come carciofi, asparagi, legumi ecc…, fatta eccezione ed esclusione per la carne, che nel periodo di Quaresima (tendenzialmente la festa di San Giuseppe ricade sempre nel periodo quaresimale) non è permessa.

Condividi
Contattaci

Stai pianificando il tuo prossimo viaggio a Castellammare del Golfo o nella Zona del nostro Golfo e hai bisogno di una mano o semplicemente un consiglio su cosa fare, dove dormire? Questa è la nostra email, usala pure e saremo ben felici di poterti aiutare ad organizzare la tua vacanza qui da noi , noi siamo qui per questo.

Not readable? Change text.

Start typing and press Enter to search