Pane Cunzatu

 In Sapori e Tradizioni

Stile, profumi, colori…questo e molto altro sono gli ingredienti che raccontano la mia terra…ma non lasciatevi ingannare oggi vi racconteremo di una generazione diversa, che vive questa terra in modo diverso.

Oggi vi raccontiamo di un’altra generazione, quella della riscossa, della rivincita ed anche dell’emancipazione, forse troppo emancipate per i nostri nonni, ma libere, libere di essere noi stesse, sensualmente noi stesse, sempre, anche in un territorio duro, aspro, a tratti spigoloso, ma generoso, come le nostre forme ed avvolgente…

E se pensate al Golfo di Castellammare sarete rapiti dalle immagini più belle e suggestive che nessun altro territorio può offrire, sentieri spigolosi ed impervi che scivolano in calette dal mare cristallino e limpido.

Siamo assolutamente immersi in un oro blu che ci inebria e ci invidia tutto il mondo e che ispira anche i migliori chef del posto ad inventare e creare dei piatti in linea con il territorio e che valorizzano i sapori del mare e della terra tipici di una tradizione culinaria antica, come il classico pane cunzatu .

Un pane antico che veniva preparato una volta alla settimana dalle donne contadine, che dopo averlo lavorato con acqua, farina di grano duro, lievito madre, semi di finocchio e sale gli davano la forma di una grossa pagnotta imprimendole il segno della croce, che le nostri madri facevano su tutti i pani, come segno di riconoscimentro e ringraziamento per quel Pane Quotidiano (*ovviamente in questo segno c’era anche un pizzico di scaramanzia, ma noi siciliani siamo un’iperbole di costumi)  e poi lo lasciavano lievitare fino a farlo raddoppiare di volume e tutto questo come un’antica nenia è stato tramandato e potete gustarlo in quasi tutti i forni del trapanese, ma quello che vi rapirà i sensi e vi farà scoprire un’esperienza tra il celestiale ed il profano è solo a Scopello, presso il Baglio di Scopello. Lì perderete i sensi…

Vi consiglio di sedervi comodamente in uno dei tavoli disposti all’interno del baglio, di ordinare il pane cunzato classico condito con pomodorini, formaggio primo sale, acciughe (facoltative), olio extra vergine d’oliva del posto ed origano e poi dategli il primo morso, fatevi avvolgere da tutti i sapori e gli odori, del contrasto tra la crosta croccante del pane e la morbida mollica e lasciatevi pervadere come una passione, una inarrestabile passione e l’olio, quello buono, vi sedurrà come un bacio e per un attimo dimenticherete la fila fatta per aver aspettato che il tavolo si liberasse e spegnete il cellulare…questo momento merita la vostra attenzione.

Un grande chef, Vincenzo Lunetta ha rielaborato con il suo stile proprio il pane cunzatu

Pane cunzato sferificato a caldo con pane casereccio, cialda di pecorino, spuma di basilico ed acciuga

 

 

 

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